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Workshop per bambini all’interno del festival “Piazza dell’architettura” a Trieste / Children workshop within the “Piazza dell’architettura” festival in Triest

Info

Dal 26 luglio al 5 agosto 2010, presso il Salone degli Incanti a Trieste, si è svolto il festival “Piazza dell’Architettura” promosso dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Trieste per aprire un dialogo con la città sui temi legati all’architettura e organizzato in 4 sezioni: le mostre, gli incontri, i laboratori e gli eventi collaterali.
All’interno della sezione laboratori è rientrato anche un workshop gratuito rivolto ai bambini, ideato e curato dall’architetto Christina Kruml in collaborazione con la cooperativa sociale “Querciambiente – Ecospace, Centro per l’Ecologia Creativa” e l’associazione culturale “AnDanDes”. L’intento era quello di avvicinare anche i più piccoli al tema dell’Architettura e farli riflettere sul senso profondo della parola “Abitare” attraverso il gioco come strumento di conoscenza.
Sulla traccia degli “spazi amati” di cui scrive il filosofo francese Gaston Bachelard in “La poetica dello spazio”, i bambini hanno realizzato alcune costruzioni a loro misura, luoghi raccolti in cui viene voglia di rannicchiarsi, metafora dell’utero materno che protegge, ma al tempo stesso mette in relazione con un esterno più grande, un microcosmo dentro ad un macrocosmo. Secondo Bachelard infatti, “solo chi ha saputo rannicchiarsi sa abitare con intensità”.
In ciascuna giornata è stato affrontato un tema specifico diverso, anche se tra loro correlati: lo “Spazio INtessuto” ha voluto indagare il rapporto tra architettura e tessitura; il laboratorio ludo-didattico “Eco-scienza”, gestito dalla cooperativa Ecospace, aveva l’intento di far conoscere ai bambini i suoni, gli odori, i gusti, le sensazioni tattili della materia; “Messaggio in bottiglia” rifletteva, attraverso la costruzione di una parete interamente fatta di bottiglie di plastica, sull’uso della luce in architettura come una materia da costruzione a tutti gli effetti, anche se impalpabile; “Abitare il guscio”, “Vuoto in scatola”, la “Casa inCARTAta” e “Raccolti nel Sacco” hanno aiutato i bambini a capire e percepire lo spazio nelle sue tre e più dimensioni, a riconoscere che esiste un rapporto intimo ed inscindibile tra spazio corporeo e quello architettonico, a manipolare e plasmare la materia. Per ciascuna di questi piccoli “spazi amati” è stata impiegata una diversa tecnica di costruzione e diversi materiali di riciclo: bottiglie di plastica, carta di giornale, scatole di cartone, nastro adesivo, elastici, stoffe, borse della spesa, ecc…
Il dare nuova vita ad oggetti di uso quotidiano e a materiali poveri considerati di scarto che altrimenti sarebbero finiti nella spazzatura, ha permesso di avvicinare i bambini alle tematiche ambientali, attivarli all’osservazione analitica del loro intorno e stimolarli al tempo stesso ad un uso creativo e sperimentale di ciò che li circonda. Il workshop però non è stato solo istruttivo per i più piccoli: lo sguardo innocente dei bambini, privo di pregiudizi, ha aiutato lo stesso adulto ad imparare a vedere le cose in modo nuovo.

From the 26th of july to the 5th of august 2010, at the Salone degli Incanti in Trieste was held the festival “Piazza dell’Architettura”, promoted by the Order of Architects of the Province of Trieste in order to open a dialogue with the city on themes related to architecture. It was organized in 4 sections: exhibitions, meetings, collateral events and workshops. This last section also includes a free workshop for children, conceived and managed by the architect Christina Kruml in collaboration with the social cooperative “Querciambiente – Ecospace, Center for Creative Ecology” and the cultural association “AnDanDes”, to bring even the youngest close to the theme of Architecture and make them reflect on the deep meaning of the word “Living” through the game as an instrument of knowledge.
On the track of the “beloved spaces” on which the french philosopher Gaston Bachelard writes in his book “The Poetics of Space”, the children have made some little constructions, snugged places in which they desire to curl up, a metaphor of the maternal uterus that protects us, but at the same time related to a larger exterior, a microcosm inside a macrocosm. According to Bachelard, indeed, “only those who have been able to crouch can live intensely”.
On each day, a different specific theme was addressed, even if they were related to each other: the “INTERweaved space” wanted to investigate the relationship between architecture and weaving; the “eco-science” ludic-educational laboratory, managed by the cooperative Ecospace, had the intent to make children know the sounds, the smells, the tastes, the tactile sensations of matter; “message in the bottle” reflected, through the construction of a wall made entirely of plastic bottles, on the use of light in architecture as a actual building material, even if impalpable; “living the shell”, “empty in the box”, the “wrapped house” and “snugged in the bag” helped the children to understand and perceive the space in its three and more dimensions, to recognize that there is an intimate and inseparable relationship between body and architectural space, to manipulate and shape matter. For each of these small “beloved spaces” was used a different construction technique and different recycled materials: plastic bottles, newspapers, cardboard boxes, adhesive tape, rubber bands, fabric, shopping bags, etc.
Giving new life to objects of daily use and to poor materials normally considered as waste, that would otherwise have ended in the garbage, allowed to bring children closer to environmental issues, activating them to the analytical observation of the world and stimulating them at the same time to a creative and experimental use of the surrounding. The innocent view of the children, devoid of prejudices, helps at the same time the adult to learn to see things in a new way.

Localizzazione / Location: Salone degli Incanti – ex Pescheria di Trieste, riva Nazario Sauro 1
Periodo / Period: 26 luglio – 5 agosto 2010 / 26th july – 5th august
Progetto e gestione / Design and management: arch. Christina Kruml
Promosso da / Promoted by: OAPPC della Provincia di Trieste
In collaborazione con / In collaboration with: Cooperativa Sociale Querciambiente – Ecospace, Centro per l’Ecologia Creativa e l’Associazione Culturale AnDanDes
Progetto grafico / Graphic design: arch. Christina Kruml
Animatori / Animators: Roberta Bassi, Daniela Collovini, Tania Cortazzo, Daniela Craievich, Maria Fucka, Christina Kruml, Elisabeth Kruml, Paola Limoncin, Nicoletta Neami
Costruzione dei giochi / Game construction: Rosa Kruml con Christina Kruml
Fotografie / Photos: Christina Kruml